Benvenuto nella sezione news del nostro sito

Un piccolo sorriso per Taranto: il gioco in quartiere torna a colorare Tramontone

Senza categoria

Dopo ben 23 anni il Vides di Taranto riprende i campi di volontariato.

Lunedì 21 luglio e per tutta la settimana, un gruppo di giovani del Servizio Civile Universale e di volontari dell’associazione VIDES ‘Una presenza’ in collaborazione con la parrocchia Sant’Egidio Maria di San Giuseppe, ha dato vita a un’iniziativa semplice ma profondamente significativa: riportare il gioco nei quartieri, là dove i bambini crescono, sognano e imparano a stare insieme.

La zona di Tramontone, a Taranto, è diventata così il palcoscenico di pomeriggi all’insegna del divertimento e della socialità nella più pura forma salesiana. I volontari insieme ai bambini e ai ragazzi del quartiere, hanno organizzato giochi all’aperto, restituendo vitalità e gioia agli spazi pubblici.

Non solo: armati di gessetti colorati, hanno creato disegni sulle strade e sui marciapiedi, dividendosi in diverse aree del quartiere. Tre sono i disegni distribuiti in zone differenti, ognuno pensato per un pubblico specifico: bambini, ragazzi e genitori.

Un gesto semplice, eppure potente, capace di trasformare l’asfalto grigio in un tappeto di colori e sorrisi in grado di regalare emozioni. Durante le mattinate di questo campo di formazione al volontariato, i giovani partecipanti sono stati coinvolti in un’intensa esperienza educativa. La formazione si è articolata attorno a tematiche fondamentali per la crescita personale e comunitaria dei volontari, come le tecniche di animazione di gruppo e il ruolo del gioco come strumento formativo oppure una riflessione su Gesù come educatore. Non sono mancati momenti di coinvolgimento attivo attraverso giochi di gruppo, pensati per rafforzare la collaborazione e lo spirito di iniziativa tra i volontari. E in mezzo al gioco e alle risate, anche la solidarietà ha trovato spazio: alcuni signori del quartiere hanno regalato dei ghiaccioli a tutti, un piccolo gesto che ci ha aiutati a riprenderci dal caldo torrido e che ha reso l’atmosfera ancora più familiare.

Queste attività hanno rappresentato un’occasione concreta per mettere in pratica quanto appreso, riscoprendo la forza educativa del gioco e il valore del lavoro di squadra.

Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata all’azione concreta: i volontari hanno organizzato e condotto giochi di gruppo con i bambini del quartiere, coinvolgendoli in momenti gioiosi e inclusivi come gare a staffetta, laboratori creativi e giochi di movimento.

L’obiettivo di questo progetto sociale è quello di favorire l’incontro, la condivisione e la bellezza del gioco spontaneo, quel “gioco di quartiere” che unisce generazioni e costruisce comunità. È stato anche un modo per dire che, nonostante tutto, c’è ancora spazio per l’impegno gratuito, la fantasia e il cuore.

Durante il pomeriggio non sono mancati momenti toccanti: un papà, con un sorriso commosso, ha detto «domani farò scendere mio figlio, ma se potessi vi seguirei ovunque». Parole semplici, ma cariche di gratitudine, che raccontano meglio di qualsiasi discorso l’impatto di questa iniziativa.

Questa esperienza ci ha toccati profondamente. È difficile spiegare con le parole cosa si prova quando un bambino ti prende la mano per iniziare un gioco, o quando un genitore ti sorride e dice “grazie” per aver portato un po’ di colore e allegria sotto casa. Abbiamo riscoperto quanto sia potente il contatto umano, quanto sia preziosa la semplicità di un sorriso, di un disegno, di una corsa insieme.

Chiamare le persone al microfono e invitarle a scendere in strada, ricevere i sorrisi degli anziani affacciati ai balconi, cogliere la timidezza dei bambini che, nascosti dietro le tende, osservavano con un grande sorriso.

Abbiamo scelto di raccontarvelo perché crediamo che anche i piccoli gesti, se fatti con amore e con rispetto, possano avere un grande valore sociale ed emotivo. E perché speriamo che questa iniziativa possa ispirare altri giovani, altri quartieri, altre città. Il nostro desiderio è quello di replicare questa esperienza anche in altre zone di Taranto, perché crediamo che ogni quartiere meriti di tornare a riempirsi di colori, sorrisi e comunità.

Un piccolo sorriso per Taranto, sì. Ma anche una grande emozione per noi, che porteremo nel cuore ogni risata, ogni mano colorata di gesso, ogni momento vissuto insieme.

Francesca Iacca